15 aprile 2011 - Con la Cina non ci si può distrarre neppure un attimo... Non ne parli per un mese? E quando torni a concentrare l’attenzione (mediatica) sul colosso asiatici, ti accorgi che i suoi consumi energetici sono già aumentati. Nell’ordine delle decine di TWh.
Questi gli ultimi dati che filtrano da Beijing. A marzo i consumi totali di energia elettrica hanno raggiunto i 389 TWh con un incremento del 13,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2010. Su base trimestrale l’incremento è stato del 12,7 per cento e ha portato a un consumo cumulato di 1.091 TWh. In meno di un mese, insomma, la Cina ha consuma quanto l’Italia in un anno intero.
È interessante notare - come dato di dettaglio - il fatto che non sia solo il settore industriale a mordere il freno. Sul fronte residenziale si riscontra, infatti, una crescita dei consumi superiore al 14 per cento (su base trimestrale) e appena al di sotto dell’11 per cento (limitatamente al mese di marzo).
Un altro dato che merita attenzione è quello della nuova capacità di generazione entrata in esercizio nel periodo gennaio-marzo. Nel complesso 13.800 MW di cui 10 mila di termico tradizionale (il 72,4 per cento). Sotto i riflettori anche l’idroelettrico con 1.230 MW che si sono allacciati in rete (l’11,4 per cento di quota mercato). Per le altre fonti - nuove rinnovabili e nucleare - l’apporto aggiuntivo è stato di poco meno al di sotto dei 2.600 MW. Un sesto della potenza incrementale.