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IL GIORNALIERO - Il trasporto pubblico locale dà segni di risveglio. E ora tocca all’utenza (2) Stampa E-mail

12 aprile 2011 - Il TPL - a piccoli passi – si è rimesso in moto. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat (vedi il Giornaliero di ieri) nel 2009 il servizio da parte delle aziende di Trasporto Pubblico Locale ha mostrato più di un segnale di risveglio. In particolare, ha confermato l’intenzione di presidiare il territorio urbano con un’offerta sempre più completa. Onore al merito, anche se non mancano le zone d’ombra.
Uno dei nodi irrisolti ha a che fare con l’età media dei mezzi di trasporto, decisamente superiore agli standard europei e più in generale con il tasso di rinnovamento della flotta che procede con il freno tirato. Se si considera la disponibilità di attrezzature mobili, ovvero il numero di autobus, tram, filobus e metropolitane circolanti, si evidenzia una criticità. La disponibilità per 10 mila abitanti risulta nel 2009 in leggera contrazione rispetto al 2008 (meno 0,9 per cento). Questo significa che alcuni mezzi troppo vecchi sono stati radiati dal servizio, senza essere rimpiazzati da vetture nuove.
E questo, in una fase di espansione dell’offerta che avrebbe reso già critico il semplice mantenimento dello status quo.
Adesso il testimone deve passare all’utenza, chiamata a fornire una risposta più convincente a questo risveglio del trasporto pubblico locale. Nel 2009, infatti, l’incremento dell’offerta non ha trovato un riscontro immediato in un paritetico incremento dei passeggeri trasportati. Anzi. Nel 2009 la domanda di trasporto pubblico urbano su autobus, tram, filobus, metropolitana e funicolare, è stata pari a 228,7 passeggeri per abitante ed è risultata quindi in calo (meno 0,7 per cento) rispetto al 2008.
Un solo accenno alla mobilità privata. Anche in questo caso si rilevano alcuni positivi segnali di svolta verso modelli di viabilità più sostenibili. Scrivono gli esperti dell’Istat: “In presenza di una leggera diminuzione del tasso di motorizzazione complessivo (dato dal numero di autovetture per mille abitanti) rispetto al 2008 (meno 0,6 per cento), sono aumentate del 16,3 per cento le autovetture meno inquinanti, Euro 4 ed Euro 5”.

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