di Daniele De Sanctis| AIEE Giovani


In Italia il mercato del fotovoltaico è stato ufficialmente avviato con i Decreti Ministeriali del 28 luglio 2005 e del 6 febbraio 2006, che hanno definito il quadro regolatorio conosciuto come Primo Conto Energia. L’iniziale costo dei moduli fotovoltaici, insieme alla modesta esperienza nazionale (e internazionale, eccezion fatta per la Germania) nel settore, avevano tuttavia contribuito ad un timido esordio della tecnologia: al termine del Primo Conto Energia erano infatti appena 5.733 gli impianti che avevano beneficiato del sistema incentivante, a fronte di una potenza complessiva di 163.852 kWp.

Il Secondo Conto Energia nasce, invece, con il Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007, con l’obiettivo di incentivare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici di taglia superiore ad 1 kW, fino ad un tetto massimo di potenza cumulata nazionale pari a 1.200 MW. La presenza di tale limite è stata comunque ammortizzata dal Decreto, prevedendo un periodo di tolleranza di 14 mesi, entro i quali gli impianti entrati in esercizio avrebbero continuato a beneficiare delle tariffe individuate dal Secondo Conto Energia. Ne deriva che il volume complessivo di potenza incentivabile, ai sensi di tale norma, risulta non esattamente determinato e in particolare pari a 1.200 MW più la potenza entrata in esercizio nei successivi 14 mesi. Si noti che questo periodo di tolleranza avrebbe dovuto comunque interrompersi entro il 31 dicembre 2010, data in cui è terminata l’efficacia del sistema incentivante introdotto dal DM 19/02/2007. Qual è stata, dunque, la potenza complessivamente allacciata alla rete entro il citato termine? [...]

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