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Geotermia, radici antiche in Italia e nuovi investimenti all’estero Stampa E-mail

di Francesco Starace | amministratore delegato di Enel Green Power


Gli sforzi in atto in tutto il mondo per aumentare lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili, con l’intento di diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e, conseguentemente, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, non possono prescindere dal sostegno alla crescita della geotermia, una fonte antica quanto l’idroelettrico, che merita sicuramente maggior attenzione di quella registrata sinora.
E non solo in Italia, dove esistono comunque tutte le condizioni per una nuova stagione, dato che il potenziale della nostra geotermia non è ancora del tutto sfruttato. Considerando, infatti, sia lo sviluppo organico nelle aree tradizionali in Toscana, sia la possibilità di installazione di impianti binari - che sfruttano risorse a più bassa temperatura anche in altre aree - si può individuare un obiettivo realistico, ma sfidante, al 2030, di circa 1.600 MW, raddoppiando sostanzialmente l’attuale capacità geotermica ad oggi installata nel Paese. Oltre alla Toscana, potenzialmente interessanti sono alcune regioni che abbracciano il mare Tirreno meridionale, e in particolare il Lazio, la Campania, la Sicilia e la Sardegna.

Come Enel Green Power (EGP) ci guardiamo intorno e stiamo lavorando in tutti quei Paesi che presentano alte potenzialità di sviluppo geotermico, forti dell’esperienza più che centenaria che l’Italia, con la nostra azienda, capitalizza in questo settore. È del febbraio di quest’anno, per esempio, l’accordo con il partner turco Uzun per esplorare le potenzialità di 142 licenze geotermiche nella zona occidentale del Paese. EGP è il primo investitore estero a operare nel settore dell’esplorazione geotermica in Turchia, dove al momento la capacità installata ammonta ad 86 MW realizzati e gestiti da operatori locali, con un piano quinquennale del Governo turco che prevede lo sviluppo entro il 2015 della capacità installata nel settore per ulteriori 600 MW, finalizzati alla generazione di energia elettrica. [...]

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