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In recent years, Austria has emerged as an interesting business location in the heart of Europe thanks to its future-oriented economic policies. Austria ranks among the richest countries in the world and is a small, but highly attractive market. Austria is the European champion in eGovernment and has successfully reduced administrative burdens.
And last but not least: one of the main competitive strengths of Austria as a business location are its qualified and highly motivated employees. Outstanding Central and Eastern European know-how on the part of Austrian service providers such as banks and law firms, a historically matured cultural understanding of Austrians for the Cee region, political stability and security as well as transparent laws make Austria an ideal East-West business interface. This is complemented by a high share of employees with a knowledge of Eastern European languages.
And it is no longer a one-way street. Future-oriented Eastern European companies are increasingly choosing Austria as their EU foothold. The number of firms established in Austria by Eastern European companies increased four-fold from 66 to 228 in the years 2001 to 2009. As a country with relatively high labor costs, it is necessary for Austrian companies to be highly innovative in order to sell their products on the world markets. Austria’s R&D ratio has climbed considerably over the last few year and lies now at 2.76% - above the EU average.
The transformation of Austria into a research and technology-based location was initiated in the middle of the 1980s. This process has been supported by a national research policy exploiting and focusing on existing strengths, providing tax incentives for research and promoting the cooperation of the scientific and business communities in a targeted manner based on the implementation of competence and excellence programs.
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di Rino Marchi
Si fa presto a dire Cina. Oppure India, o Brasile... Quando occorre identificare un’area del Pianeta con forti dinamiche di crescita e buone opportunità di investimento a disposizione delle imprese italiane, è forte la tentazione di salire a bordo di un volo intercontinentale. Eppure, forse basterebbero poche ore di auto o - meglio - di treno per capire che anche la vicinissima Austria ha voce autorevole in capitolo.
Lo sostiene Renè Siégl, managing director di ABA - Invest in Austria, l’agenzia governativa promotrice degli investimenti in Austria da parte delle imprese straniere. Identificando proprio nel tessuto imprenditoriale italiano un referente di primaria importanza.
L’Austria è un piccolo Paese rispetto a quelli che ora vanno per la maggiore nel panorama internazionale. Per quale motivo un investitore straniero dovrebbe e potrebbe esserne attratto?
**Negli ultimi anni l’Austria è emersa come una interessante business location nel cuore dell’Europa, grazie alla sua politica economica orientata al futuro. È classificata tra le più ricche nazioni del mondo e, pur essendo un piccolo Paese, è considerata un mercato molto attraente.
E ancora, l’Austria è un campione europeo di efficienza governativa e ha ridotto drasticamente e con successo il peso fiscale. Un’ultima cosa ma non meno importante: una delle forze principali dell’Austria come business location è la disponibilità di manodopera altamente qualificata e motivata.
Il Paese ha profonde radici nell’Europa, ma storicamente ha rappresentato una porta verso Est. In questo senso, quale ruolo può svolgere nei confronti di quest’area emergente del Pianeta? **Ancora oggi l’Austria rappresenta la perfetta porta tra occidente e oriente, in particolare grazie all’eccezionale know-how in termini di servizi (forniti, ad esempio, dal sistema bancario o dagli studi legali), alla conoscenza culturale dei Paesi comunitari maturata nel tempo da parte degli austriaci, alla stabilità e sicurezza politica così come alla legislazione trasparente. In aggiunta a tutto ciò, in Austria c’è un alto numero di impiegati che conoscono le lingue dell’Est europeo. [...]
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