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IL GIORNALIERO - India: il settore power stacca un assegno da 200 miliardi di dollari Stampa E-mail

14 febbraio 2011 - Trecento e otto miliardi di dollari. Una cifra che, solo a scriverla con tutti gli zeri al posto giusto, ci si mette il suo tempo... È l’entità degli investimenti previsti entro il 2015 dal governo indiano sul versante infrastrutture. La stima è stata avanzata dalla Indian Earthmoving & Construction Industry Association (IECIA) che ha anche rilevato come nel medio e lungo termine potranno essere spesi altri mille miliardi di dollari, sempre sul versante infrastructure.
Tra i progetti (faraonici) più ambiziosi, anche la realizzazione di un network di collegamenti ferroviari sotterranei nella città di Mumbai: una rete di 15 corridoi metropolitani che nel complesso dovrebbe superare i 300 chilometri di estensione ed essere ultimata nel 2031. Una media di 15 chilometri l’anno, quindi. Cose da fare invidia a Milano!
Tornando all’orizzonte dei prossimi cinque anni, quasi 60 miliardi di dollari serviranno per potenziare la dotazione di strade (in cantiere ci sarebbe già la realizzazione di 25.700 chilometri). Significativo anche l’investimento nelle ferrovie con un budget stimato in 30 miliardi di dollari. E poi, ancora, porti (18 miliardi) e aeroporti (5,4 miliardi). Ma la fetta più consistente della torta dovrebbe riguardare il settore power con oltre 200 miliardi di dollari.

Sul numero 1 |2011 di Nuova Energia, in distribuzione dal 21 febbraio,
sarà pubblicato un dossier di approfondimento sul settore energy
in India e sui progetti più impegnativi di Ultra Mega Power Plants

L’India sembra dunque intenzionata a mettersi in scia alla Cina con programmi di crescita e sviluppo sempre più ambiziosi. “È la nostra opportunità di agganciare il resto delle economie sviluppate del Pianeta - hanno ammesso i responsabili della IECIA - e per questo è importante che la crescita infrastrutturale proceda a passo spedito”.

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