8 febbraio 2011 - Fotovoltaico vs agricoltura: 20 a 20. Un apparente pareggio, che tuttavia suona come una strabiliante vittoria (per il primo) e una cocente sconfitta (per il secondo). Lo scorso anno i fatturati dei due comparti in Italia sono risultati alla pari, entrambi attorno a quota 20 miliardi di euro. Eppure, mentre il silicio vive un periodo di espansione esaltante (e doverosamente esaltata), il comparto primario continua a fare i conti con uno stato di costante contrazione.
Ai molti dati negativi già segnalati dal Giornaliero di ieri se ne aggiunge un altro che vale come uno smacco: per la prima volta dal lontano 1996, nel 2009 (ultimo dato disponibile) le importazioni di pomodori freschi hanno superato le esportazioni (di 10 mila tonnellate), portando in negativo una delle voci che ci vedevano fino a ieri come favoriti d’obbligo. Addio al Made in Italy e arrivederci alla dieta mediterranea.
A questo punto, sarebbe utile sapere - senza alcuna vena polemica - quanti incentivi, aiuti, supporti (non solo economici, anche mediatici e normativi), incoraggiamenti, sostegni, sono stati erogati negli ultimi due anni a favore del fotovoltaico e quanti, invece, hanno raggiunto direttamente il comparto agricolo nostrano. Così, solo per avere un dato sul quale riflettere. E - magari - per giungere alla conclusione che la nostra agricoltura di soldi ne ha ricevuti ancora di più; semplicemente li ha spesi male...
Una seconda riflessione, tornando al fatturato dei due comparti. Il censimento del 2007 ha conteggiato 1,7 milioni di aziende agricole. Dopo i cali pesanti degli ultimi tre anni, oggi si può ragionevolmente stimare che ne siano sopravvissute 1,5 milioni. Dunque, il fatturato medio per unità è di 13 mila euro (per intenderci, il costo di un pannello di pochi metri quadrati di superficie). Pur tra mille difficoltà, queste aziende continuano a dare lavoro a circa 904 mila addetti tra dipendenti e indipendenti.
La riflessione, a questo punto è immediata: siccome non di solo silicio vivrà l’uomo, siamo davvero sicuri che per il Sistema Paese non valga la pena spendere lo stesso entusiasmo messo in campo negli ultimi due o tre anni per lanciare alla grande il FV anche per tenere a galla ciò che resta della nostra agricoltura?