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IL GIORNALIERO - L’Etiopia senza corrente sogna le lampade a risparmio energetico! Stampa E-mail

17 gennaio 2011 - L’efficienza energetica è  ormai  una questione globale: anche l’Etiopia  ha deciso di  varare  un massiccio  programma  di  risparmio energetico. La notizia potrebbe far sorridere, ma sarebbe davvero un sorriso amaro. Infatti, proprio l’Etiopia è uno dei Paesi dove la povertà energetica sembra manifestarsi nelle sue forme più evidenti. Nel settore elettrico il consumo medio pro capite è pari a 28 kWh l’anno; quanto un italiano medio brucia in un solo weekend. La stragrande maggioranza degli oltre 70 milioni di abitanti non ha mai visto un contatore elettrico, neppure in fotografia.
Eppure, Alemayehu Tegenu, a capo del ministero dell’energia e delle risorse idriche, ha ugualmente annunciato l’intenzione di promuovere “un uso estensivo delle soluzioni energy saving per evitare gli attuali sprechi che penalizzano il Paese” e ha anche assicurato che “il governo ha già elaborato un piano per sostituire le lampade a bassa efficienza con nuovi energy saving bulb entro i prossimi 18 mesi”. Insomma, il kWh resterà un privilegio per pochi e isolati fortunati; ma almeno sarà un privilegio sostenibile!
Per non fare un torto al programma annunciato da Tegenu, occorre aggiungere che il progetto di efficientamento non riguarda solo l’elettrico. Sono previsti, in parallelo, un programma di sostituzione delle cucine e dei forni tradizionali con nuovi modelli a più elevata efficienza (qui davvero ci sarebbe molto da fare, date le conseguenze dell’uso forzatamente indiscriminato della biomassa nella quotidianità attuale) e una serie di interventi sul settore manifatturiero locale per migliorare l’efficienza delle fabbriche.

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