COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Blending wall negli Usa: a rischio gli obiettivi previsti per l’etanolo (1) Stampa E-mail

11 gennaio 2011 - La notizia può sembrare simile a quella del padrone che morde il cane. Quella stessa America da sempre ossessionata dalla mancanza di benzine e dall’eccessiva sete di carburante dei propri motori, potrebbe ora trovarsi nella paradossale situazione opposta. Un sovrappiù di biocombustibili e una penuria di propulsori (adatti). “Per quanto riguarda l’etanolo - sintetizza senza troppi giri di parole uno studio realizzato da ricercatori della Purdue University - l’America è già oggi ad un livello di saturazione, una sorta di blending wall, difficile da superare senza un radicale cambio di passo. Gli Stati Uniti non hanno le infrastrutture adeguate per poter rispettare il mandato federale sulle energie rinnovabili e, in particolare, gli obiettivi di diffusione dei biofuel”.
Lo studio parte dall’analisi dei dati forniti dal Department of Energy e della Environmental Protection Agency e dall’incrocio di questi ultimi con gli obblighi previsti dal Federal Renewable Fuel Standard (l’obiettivo finale è pari a 36 miliardi di galloni di renewable fuel l’anno, con una tabella di marcia abbastanza ambiziosa che prevede incrementi annui da qui al 2022). I
numeri forniti dai ricercatori sembrano lasciare poco spazio all’ottimismo. Attualmente circolano in America 7,3 milioni di veicoli flex-fuel, in grado di impiegare la miscela E85 senza problemi di meccanico. Un numero tutto sommato miserello rispetto al circolante complessivo (240 milioni di unità). Inoltre, per ammissione della stessa Environmental Protection Agency, circa tre milioni di proprietari di mezzi compatibili con l’E85 non sanno neppure cosa significhi quella sigla, e continuano a fare il pieno dai petrolieri.
“Semplicemente - la candida conclusione dei ricercatori Usa - non ci sono oggi sulle strade americane abbastanza veicoli per assorbire il previsto aumento di produzione di bioetanolo; l’attuale quantitativo basta e avanza!” E c’è anche dell’altro, per certi versi ancora più preoccupante...

Continua sul Giornaliero di domani

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com