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IL GIORNALIERO - Polonia: il carbone sempre più protagonista (anche in Borsa) Stampa E-mail

5 gennaio 2011 - Il 2001 in Polonia sarà l’anno delle privatizzazioni! Lo ha annunciato il locale ministero dell’Economia, che ha anche precisato su quali asset il governo locale intende fare cassa: le miniere di carbone.
Il bistrattato - altrove - combustibile fossile, al di là del Muro vale ancora parecchio in questa fase di ripresa dell’economia, che si traduce, inevitabilmente, in un forte incremento della domanda di kWh e, più in generale, di materie prime.
Lo stesso governo ha ammesso che, nella situazione attuale, è convinto di “poter realizzare prezzi interessanti dalla vendita” senza faticare troppo a trovare dei buoni clienti. L’operazione in atto, forse, avrà meno eco internazionale rispetto alla verdissima recente collocazione di Enel Green Power. Ma sembra destinata a un successo non certo inferiore.
Riferisce, al riguardo, l’ICE che la prima privatizzazione sarà probabilmente quella di Jastrzebeka Spolka Weglowa, che ha generato lo scorso anno i migliori risultati finanziari nell’industria del settore. L’obiettivo dichiarato è quello di raccogliere in borsa circa 880 milioni di euro. Niente male per una fonte così decadente quale pare essere il carbone! Il debutto sui mercati è previsto entro la metà dell’anno.
“Il ministro dell’Economia - prosegue l’ICE - vuole anche aggiungere alla lista di metà anno Weglokoks. La sua entrata creerà un’opportunità per la privatizzazione indiretta di Katowickl Holding Weglowj (KHW). Soltanto la compagnia più grande del Paese, Kompania Weglowa, per il momento non è in vendita, ma necessita in primo luogo di ripianare i suoi debiti e riprendersi dai suoi attuali problemi”. Risolti questi dettagli, un'altra tessera del puzzle carbonifero polacco potrebbe essere pronta per cambiare proprietario.

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