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IL GIORNALIERO - Che novità! Per Adusbef il 2011 è da buttare per colpa dei petrolieri Stampa E-mail

29 dicembre 2010 - Allarmismo immancabile, di fine anno. Nel 2011 ogni famiglia italiana dovrà prepararsi a sborsare oltre 1.000 euro in più rispetto al 2010. E, ancora una volta, la colpa sarà soprattutto dei famigerati petrolieri. Bella fantasia...
“Anche il 2011 - hanno dichiarato ieri Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef - si prospetta un anno infelice. Oltre ai soliti comportamenti speculativi in tema di prezzi e tariffe, si aggiungono tensioni importanti sui costi dei prodotti energetici e delle materie prime”.
Ulteriori spunti giungono dall’analisi della tabella acclusa al comunicato stampa, con la stima degli aumenti da mettere in conto per il prossimo anno. Per quanto riguarda i carburanti (si specifica: derivati dal petrolio) l’incremento previsto sarà pari a 131 euro in media a famiglia. Poi ci sono i detersivi, le plastiche i prodotti per la casa (non si specifica, ma trattasi sempre di figli del petrolio): altri 87 euro.

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Anche i conti con la bolletta sembrano destinati al rosso: 89 euro in più per le tariffe gas (sempre materie prime dell’area fonti fossili&affini) e 19 per le tariffe elettricità (dato il mix energetico nazionale, tutto come sopra). Nel complesso, quindi un bell’aumento di 326 euro in un anno da pagarsi in petroldollari!
Volendo, le voci legate - più o meno direttamente - al comparto energia sono anche altre: 122 euro in aggiunta sono previsti per gli utenti dei treni pendolari e altri 41 euro per il trasporto pubblico locale.
Per fortuna che qualcosa in tavola si deve pur sempre mettere (dalla voce alimentazione dovrebbe giungere un balzello aggiuntivo di 267 euro), che anche le banche e le assicurazioni vogliono dire la loro (altri 170 euro da togliere dal salvadanaio) e anche autostrade e rifiuti sono pronti a un rincaro. Altrimenti sulle spalle dell’energia (in senso lato) sarebbe finito tutto il peso di un 2011 che - ancora prima di iniziare - le associazioni dei consumatori (non tutte a dire il vero, le due citate) hanno già definito tragico sul versante economico.

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