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IL GIORNALIERO - Dall’Europa 200 milioni di euro per l’idroelettrico in Valle d’Aosta Stampa E-mail

24 dicembre 2010 - Vento e sole non sono le uniche forze della natura sulle quali l’Italia delle rinnovabili ha deciso di investire: ci sono anche le nuvole. L’idroelettrico - che è stato alla base dello sviluppo del nostro sistema energetico e, più in generale, industriale - torna finalmente protagonista dopo essere rimasto a lungo nell’ombra. E lo fa in grande stile. In un settore nel quale, anche per un solo milioncino di euro investito, sul fotovoltaico si organizzano conferenze stampa, inaugurazioni, tagli del nastro e discorsi delle autorità, ecco arrivare - in silenzio - un finanziamento hydro del valore di un quinto di miliardo di euro!
La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha infatti firmato un finanziamento per 200 milioni di euro con la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA) per un ambizioso programma di investimenti della società, attiva nel settore idroelettrico.
Il piano di sviluppo prevede la ristrutturazione di sette centrali e tre dighe già esistenti, il potenziamento di altre tre centrali e di una diga, la costruzione di cinque nuovi impianti idroelettrici. Tutte le opere saranno realizzate in Valle d’Aosta. Spazio anche per il fotovoltaico, con la realizzazione di una nuova centrale in Piemonte.
“L’investimento di CVA - hanno commentato i responsabili della BEI - contribuirà agli obiettivi europei di incremento delle fonti da energia rinnovabile, riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e aumento della sicurezza delle fonti energetiche”.

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