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IL GIORNALIERO - Antoñanzas (E.ON Italia) all’XI Forum di dialogo Italia-Spagna Stampa E-mail

30 novembre 2010 - Al centro del dibattito, la crisi in tre risvolti: da quella economica e finanziaria alle difficoltà dell’integrazione europea e, infine, un preoccupante calo demografico. Questi gli argomenti trattati al XI Foro di dialogo Italia-Spagna che si è svolto recentemente nella sede della Camera dei Deputati a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e del Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini.
Nel corso di quest’ultimo anno, i due Paesi hanno affrontato uno scenario economico di forte criticità con il conseguente calo dei consumi energetici. La recente crisi del gas ha mostrato la vulnerabilità e l’eccessiva dipendenza del Vecchio Continente, e proprio su questo aspetto ha posto l’accento il Presidente di E.ON Italia Miguel Antoñanzas, che ha ricordato le grandi sfide energetiche relative ai due Paesi, tra cui la sicurezza degli approvvigionamenti, la diversificazione delle fonti e la sostenibilità ambientale.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all'XI Forum Italia-Spagna

Dichiarando che a tal fine è necessario “sostenere obiettivi di efficienza, innovazione, competitività e sostenibilità anche investendo sulle tecnologie per migliorare l’efficienza della generazione e diminuire le emissioni di CO2. In questo senso si è estremamente rafforzata la collaborazione tra operatori spagnoli e italiani, sia nell’implementazione del solare a concentrazione sia nel lancio a supporto di progetti innovativi che pongono tecnologia e deserti a servizio della sicurezza energetica, idrica e climatica”.
“Le grandi imprese italiane e spagnole – ha aggiunto Antoñanzas - possono avere un ruolo molto importante in questo senso grazie alle dimensioni, al know-how internazionale e alle rispettive posizioni di rilievo nei mercati italiano e spagnolo”.
Ma il legame tra Madrid e Roma trova conferma anche nella congiunta e convinta promozione della dichiarazione di Barcellona, che nel 1995 ha lanciato il partenariato euromediterraneo fra gli Stati membri dell’Unione europea e i Paesi sulla sponda del sud del Mediterraneo.
“Le sfide che abbiamo di fronte sono complesse e di lungo periodo - ha concluso Antoñanzas - e per vincerle è necessario credere nella collaborazione tra i nostri Paesi, forti di un mercato europeo comune e aperto nel segno della competitività, stabilità e sostenibilità”.

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