COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Efficienza energetica, 4 rondini non fanno (ancora) primavera (1) Stampa E-mail

25 novembre 2010 - Il guaio dell’efficienza è che è invisibile. E si potrebbe aggiungere, con un pizzico di malizia, anche inascoltata. In astratto tutti sembrano essere d’accordo sull’importanza di investire in questa direzione. Ma in concreto, una vera cultura dell’energy efficiency stenta ancora a radicarsi nel nostro Paese. Anche se i numeri sembrano darle un vantaggio competitivo netto, pure nei confronti delle rinnovabili.
Questa sensazione - più volte evidenziata dal Giornaliero - è emersa anche in occasione dell’Energy Efficiency Award 2010. L’evento - giunto alla sua terza edizione e promosso da ABB - ha premiato quattro importanti realtà aziendali (Accenture, Fiera Milano, RFT del Gruppo SKF e Unicalce) per l’impegno profuso sul fronte dell’efficienza energetica e per i risultati ottenuti. Risultato di assoluto rilievo, sotto vari punti di vista, ma - evidentemente - di per sé non sufficienti per creare una nutrita schiera di proseliti e un reale interesse del tessuto imprenditoriale italiano nei confronti di queste soluzioni.
Un caso su tutti. Unicalce, gruppo leader italiano nella produzione della calce, ha attuato un progetto pilota nello stabilimento di Brembilla (Bergamo). Nell’aspiratore di ventilazione del filtro di un forno di cottura, la sostituzione del motore con un modello ad alto rendimento e l’introduzione di un inverter per regolarne la velocità, hanno portato a un taglio dei consumi energetici per oltre 765 GWh/anno. L’investimento si è ripagato in soli 9 mesi.
Di assoluto rilievo anche il caso di Fiera Milano. L’installazione di un inverter ABB sui motori delle unità di trattamento aria di due padiglioni del polo espositivo Rho Pero permetterà di ridurre i consumi energetici - al momento si tratta di una stima - di circa 139 MWh. L’intervento, di carattere sperimentale, dimostra la convenienza di un investimento in energy efficiency anche in ambienti utilizzati solo per brevi periodi (dai 50 agli 80 giorni l'anno, per una media di lavoro effettivo degli impainti di riscaldamento/condizionamento di 700 ore) e anche in un caso come questo, del tutto particolare, la spesa si ripaga in un tempo comunque contenuto: 4 anni e mezzo.
E non è solo una questione di kWh risparmiati. Nello stabilimento di Gazzada (Varese) di RTF l’intervento - installazione di inverter su dieci estrattori di fumi dell’area produzione e su una pompa dell’impianto di media pressione - ha permesso di ridurre gli interventi di manutenzione e i fermi macchina. Con un pesante risparmio di extracosti. Anche in questo caso il payback dell’investimento è risultato inferiore all’anno!
Infine Accenture. Interessata dal massiccio intervento di efficientamento energetico la nuova sede milanese in Via Quadrio (17 mila metri quadrati di cui 9 mila coperti). La riduzione dei consumi ottenuta è stata pari a 700 GWh all’anno. Non male, considerando che la sede è effettivamente occupata per sole 2.000 ore l’anno. Si tratta di casi tanto significativi, eppure quanto isolati! Quattro rondini che, ancora, non bastano a fare primavera...

Continua sul Giornaliero di domani

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com