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IL GIORNALIERO - La nuova Europa dell’energia riassunta in cinque punti Stampa E-mail

11 novembre 2010 - Si avvicina Natale ed è quindi tempo di agende! L’Europa dell’energia ha così presentato il proprio calendario dei lavori da qui al 2020. Il documento formalizza le priorità energetiche per il prossimo decennio e le azioni da adottare per affrontare le sfide del risparmio energetico, della realizzazione di un mercato caratterizzato da prezzi competitivi e forniture sicure, della promozione del primato tecnologico e di negoziati effettivi con i nostri partner internazionali. Il tutto da realizzare entro i prossimi dieci anni; anzi otto anni e mezzo, visto che le iniziative e le proposte legislative concrete andranno presentate entro i prossimi 18 mesi. Per buona parte si tratta di deja vu, obiettivi noti e di cui si parla da tempo, riassunti e formalizzati, però, in cinque linee guida che offrono qualche nuovo spunto.
Risparmio energetico. Occhi puntati sui settori dei trasporti e dell’edilizia. In arrivo entro la metà del 2011 incentivi agli investimenti e strumenti di finanziamento innovativi per le ristrutturazioni. Possibili novità anche per i certificati di efficienza nel settore industriale.
Mercati dell’energia. Entro il 2015 nessuno Stato membro dovrà rimanere isolato. Un ulteriore auspicio sembra scritto apposta per l’Italia: per accelerare i principali progetti strategici UE, la Commissione propone di semplificare e accorciare la procedura di rilascio dei permessi, fissando un termine massimo per l'ottenimento dell'autorizzazione definitiva e dei finanziamenti UE.
Politica estera. L’obiettivo è quello di far parlare i 27 con un’unica voce nelle loro relazioni (energetiche) con i Paesi terzi. La Commissione ha anche proposto di estendere e approfondire il trattato che istituisce la Comunità dell'energia anche a nazioni terze. Allo studio anche una maggiore cooperazione con l'Africa, per fornire energia sostenibile a tutti i cittadini di quel continente.
Tecnologie. La Ue intende lanciare specifici progetti in settori chiave per la competitività dell'Europa: reti intelligenti; stoccaggio dell'energia elettrica; biocarburanti di seconda generazione; città intelligenti.
Consumatori. La Commissione ha anche proposto nuove misure sul confronto dei prezzi, il cambio di fornitore e la fatturazione chiara e trasparente.

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