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IL GIORNALIERO - Il prossimo inverno non surriscalderà la bolletta degli Usa Stampa E-mail

28 ottobre 2010 - Non è una questione di cambiamenti climatici... Semplicemente, quest’anno l’inverno degli States sarà un po’ più dolce rispetto allo scorso anno. Frazioni di grado, in fin dei conti, sufficienti, però per non surriscaldare la bolletta degli americani. Il timore c’era, visto il recente andamento delle commodity energetiche. Ma è stato fugato dall’Energy Information Administration.
“Una stagione invernale meno rigida dello scorso anno permetterà agli americani di contenere le spese per il riscaldamento domestico, che potranno aumentare al massimo del 3 per cento. Le proiezioni variano sensibilmente da regione a regione, ma nel complesso tra ottobre 2010 e marzo 2011 si dovrebbe rilevare una temperatura media del 3 per cento superiore rispetto ai dodici mesi precedenti”.
Più nel dettaglio, solo nel Nord Est ci si attende un calo delle temperature, fattore che dovrebbe causare un aumento della domanda di energia pari a cinque punti percentuali. L’area è ancora oggi caratterizzata dall’uso prevalente dei derivati del petrolio e dovrebbe quindi subire un aumento medio dei costi del 13 per cento.
A prescindere dalla localizzazione geografica, chi invece utilizza l’energia elettrica per il riscaldamento domestico dovrebbe annullare ogni aumento o addirittura risparmiare il 2 per cento (in media 6 dollari a famiglia) rispetto allo scorso anno. Intermedia la posizione degli utilizzatori di gas naturale (con aumenti previsti attorno al 4 per cento) e di propano (più 8 per cento).

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