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IL GIORNALIERO - L’eolico sta prosciugando le ambizioni cinesi dell’idroelettrico Stampa E-mail

19 ottobre 2010 - Vi ricordate le Tre Gole? Il tanto ammirato (e discusso) megaprogetto idroelettrico cinese, fiore all’occhiello della locale politica di espansione delle rinnovabili... Un record planetario di grandeur e di potenza...
Beh, già nel 2020 il Three Gorges Dam potrebbe essere retrocesso al ruolo di semplice impianto di medie dimensioni all’interno del futuro parco di generazione del Paese di Mezzo. Spazzato via dal suo ruolo di simbolo delle rinnovabili cinesi proprio dall’eolico.
Per quella data la potenza installata potrebbe raggiungere i 230 GW - evidenzia il China Wind Power Outlook 2010 - un valore tredici volte superiore rispetto a quello, appunto, della gigantesca installazione delle Tre Gole. O, se vogliamo esprimerlo in termini ancora più verdi, una dotazione in grado di sostituire 200 impianti a carbone di grande taglia.
Già oggi il ritmo di crescita del settore è piuttosto effervescente. Nel 2009 sono state installate oltre 10 mila turbine (una trentina al giorno, domeniche comprese) e cinque compagnie locali si sono fatte largo nella classifica mondiale, segnalandosi tra i 15 principali produttori planetari.
Il 2010 sembra viaggiare su ritmi di crescita ancora più sostenuti, rendendo del tutto plausibile l’obiettivo dei 230 GW per fine 2020. L’ipotesi più timida e conservativa di sviluppo del settore, elaborata dagli esperti, supera in ogni modo quota 150 GW. Sufficiente, anche in questo caso, per prosciugare le ambizioni di primato dell’idroelettrico.

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