16 ottobre 2010 - Volere è potere: l’attuale stato dell’arte della tecnologia - e a maggior ragione dell’economia - non può essere preso come alibi. Parla chiaro l’autorevole Energy Research Centre of the Nederlands nel suo ultimo intervento: “Un sistema di generazione elettrica climate-neutral è assolutamente alla portata dell’Europa, sia da un punto di vista tecnologico sia economico. A questo punto basterebbe solo una vera svolta politica”.
L’ECN, che ha recentemente partecipato al gruppo di lavoro sul tema, coordinato dalla European Climate Foundation, è fermamente convinto che entro i prossimi quaranta anni un sistema di generazione a zero emissioni sarebbe in grado di supportare l’intero fabbisogno europeo a costi non superiori rispetto a quelli di un modello convenzionale, che ancora prevede nel mix un quantitativo più o meno elevato di fonti fossili.
Non potrà comunque trattarsi di un processo spontaneo. E su questo le parole dell’ECN sono state altrettanto chiare: “La generazione di energia elettrica senza emissioni di anidride carbonica non si potrà mai sviluppare solo per una scelta autonoma e interna delle utility. Occorre che i governanti europei confermino e rafforzino gli obiettivi, creino le giuste condizioni politiche per il cambiamento, siano in grado di contrastare le inevitabili resistenze di chi oggi intende mantenere le proprie posizioni e teme un danno commerciale dal cambiamento”.
Il discorso vale anche per lo specifico aspetto dell’efficienza energetica. Anche in questo caso l’ECN sollecita scelte ancora più coraggiose da parte dei governanti per adottare standard sempre più stretti e precisi.