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IL GIORNALIERO - Eolico offshore: E.ON prende il largo nel Mar Baltico Stampa E-mail

13 ottobre 2010 - Nel Mar Baltico la produzione di energia eolica soffia nella giusta direzione, quella di un continuo incremento della sua diffusione. E lo conferma l’impianto offshore Rödsand 2, situato tra l'isola danese di Lolland e quella tedesca di Fehmarn, ufficialmente inaugurato ieri da Lykke Friis, ministro per l'Energia e per il clima danese.
E.ON ha investito circa 400 milioni di euro in questa fattoria che è stata completata con 3 mesi di anticipo rispetto ai tempi previsti, e che grazie a una capacità di 207 MW è in grado di soddisfare il fabbisogno di 200.000 abitazioni. Ogni singola turbina (di Siemens) ha una capacità di 2,3 MW e un diametro del rotore di 93 metri.
Con Rödsand 2, E.ON porta a sei il numero degli impianti eolici offshore realizzati, e proprio nell’anno in corso erano già entrate in esercizio Robin Rigg (180 MW) - una delle realizzazioni di punta nel Regno Unito - e Alpha Ventus in Germania, il primo impianto eolico al mondo in acque profonde.
Frank Mastiaux, CEO di E.ON Climate & Renewables ha dichiarato: “La nostra azienda ha dato un nuovo significativo contributo alla crescita del settore eolico europeo in mare aperto. Questo ed altri progetti (è il caso di Alpha Ventus) dimostrano chiaramente che E.ON ha acquisito una conoscenza di primo livello in questo settore giovane e nel contempo complesso. Con questa esperienza vogliamo raccogliere da protagonisti la sfida del Mare del Nord al largo della Germania e del Mar Baltico. L'offshore si conferma una fonte strategica nel focus rinnovabili di E.ON”.
Dichiarazione, quest’ultima, che trova conferma negli investimenti effettuati in progetti off-shore dall’azienda dal 2001 (oltre 1 miliardo di euro) e nello sviluppo di progetti sviluppo per più di 4 GW.

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