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IL GIORNALIERO - Federprogetti presenta il Rapporto 2009 e prevede un buon 2010 Stampa E-mail

1 ottobre 2010 - “Nonostante la crisi, la filiera mantiene la posizione sul mercato mondiale e rimane uno dei pilastri dell’internazionalizzazione dell’economia del nostro Paese. Guardiamo con ragionevole ottimismo agli anni a venire”. Con questa dichiarazione il presidente di Federprogetti, Fabrizio Di Amato, ha sintetizzato i contenuti del II Rapporto annuale 2009 e le previsioni per il 2010 sull’andamento della filiera dell’ingegneria e dell’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale.
Una nota di fiducia ribadita nel corso di un incontro presso la sede di Assolombarda, alla presenza del suo presidente Alberto Meomartini e del vicepresidente di Confindustria Edoardo Garrone, nonché dei presidenti delle associazioni raggruppate in Federprogetti che rappresenta 305mila addetti, oltre 4mila società per una produzione di circa 137 miliardi e più del 50 per cento dell’attività export oriented.
I dati presentati confermano la sostanziale tenuta della filiera, nonostante le difficoltà che hanno mutato il quadro economico internazionale. La conferma, quindi, di una leadership nazionale maturata sui mercati di tutto il mondo grazie all’eccellenza di un know-how costantemente aggiornato sia a livello tecnologico sia gestionale. Certamente, le sfide della competizione globale richiederanno ulteriore impegno nello sviluppo della ricerca e dell’innovazione e, per quanto concerne il mercato italiano, uno sforzo della politica nel fornire agli imprenditori un quadro di riferimento normativo stabile.
Un’esigenza sottolineata concordemente da Meomartini, Di Amato e Garrone soprattutto nell’ambito di “grandi opere” annunciate e non ancora cantierate. Inoltre, qualora fosse rilanciata una strategia energetica con la ripresa del nucleare e l’incremento del numero dei rigassificatori (progetti per altro finanziati da privati), ne conseguirebbe una sensibile ricaduta economica anche sull’indotto.

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