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IL GIORNALIERO - Se il Germania soffia il vento, anche l’India sorride e fa profitti Stampa E-mail

30 settembre 2010 - Forse qualcuno, in Germania, lo potrà considerare quasi un affronto. Ma anche nel mondo dell’eolico business is business e allora perché scandalizzarsi? È dei giorni scorsi la notizia che nella patria europea della tecnologia eolica, l’ultima commessa del settore se l’è aggiudicata un colosso industriale indiano. Trattasi del gruppo Suzlon, tramite la compagnia REpower, nata in Germania ma ora saldamente nelle mani del capitale indiano (per il 90,5 per cento, secondo l’ultimo bilancio).
Il progetto eolico sarà sviluppato dalla Denker and Wulf AG - un colosso nel settore in Germania - e avrà una potenza complessiva di 74,8 MW. Tutto sommato, quindi, una fattoria medio-piccola per gli standard che si stanno affermando nel settore, con una ventina di pale eoliche alte ciascuna 128 metri e con una potenza di 3,4 MW. L’inaugurazione è prevista entro la fine del 2012, il contratto prevede anche un pacchetto integrato di assistenza e manutenzione per i successivi 15 anni.
Non si tratta per altro della prima commessa per REpower: dal 2001 sono state consegnate 960 turbine per complessivi 1.620 MW. Ma in questa fase dell’economia europea non ancora trasparente è quantomeno curioso rilevare come anche i media internazionali abbiano insistito sulla natura indiana di questa commessa.

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