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IL GIORNALIERO - L’Africa resta a secco di investimenti in biofuel. O forse no... Stampa E-mail

20 agosto 2010 - Nella corsa ai biocombustibili, l’Africa è ancora un territorio (apparentemente) snobbato dai grandi flussi finanziari internazionali. Ed è tutto da capire se questo sia un bene o un male per il Continente Nero.
Negli ultimi dodici mesi - precisa uno studio pubblicato on line dal Biofuels Digest - 3,45 miliardi di dollari sono stati investiti in progetti di sviluppo dei biocombustibili. Nell’elenco dei Paesi coinvolti non appare però esplicitamente alcuna nazione africana. Altri sono i soggetti che guidano la classifica. Gli Stati Uniti, in primis, con 1.392 milioni di dollari. Poi il Brasile, con 728 milioni e a seguire l’India (331 milioni di dollari), il Portogallo (265 milioni), la Cina (250 milioni), il Canada (207 milioni), la Francia (133 milioni). Poi uno stacco netto, con il Perù che pur segnalandosi nella top ten scende a soli 28 milioni di dollari, l’Australia con 16 milioni, la Germania con 10, la Spagna con 9, la Norvegia con 6. Alle altre nazioni del Pianeta, tra le quali tutti i Paesi africani, non restano che le briciole.
Resta comunque il fondato sospetto che alcune delle iniziative in atto non siano state censite dal Biofuels Digest o che non esistano ancora dati certi sugli investimenti che effettivamente stanno interessando alcune realtà africane. Un caso su tutti sembra essere quello del Ghana. “Compagnie provenienti da Norvegia, Brasile, Israele, Cina, Germania, Olanda, Italia, Belgio, India - ricorda un articolo pubblicato nei giorni scorsi da Ghana Business News - hanno attualmente in corso progetti di studio in Ghana per la coltivazione della jatropha e di altre piante destinate alla produzione del biodiesel. Ma nessuno può dire con certezza quale sia l’ammontare di questi investimenti”.
A giudicare dall’elenco degli spenditori (e dagli ambiziosi piani di sviluppo dei biocombustibili che molti di questi hanno già implementato all’interno dei propri confini) non dovrebbe comunque trattarsi di semplici spiccioli.

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