14 agosto 2010 - Stop al reattore a fusione ITER, costa troppo ed è inutilizzabile. È una sorta di appello pubblicato dal quotidiano francese Liberation a firma del premio Nobel per la fisica Georges Charpak e di altri scienziati con il quale si chiede all’Europa e alla comunità internazionale di interrompere il progetto di costruzione del reattore internazionale ITER.
“Si tratta di un progetto economicamente insostenibile e non praticabile - hanno affermato gli scienziati - e i 15 miliardi di euro necessari per la sua costruzione rischiano di provocare il ridimensionamento o la cancellazione di altri progetti europei di eguale importanza”. ITER è ancora lontano dall’aver sciolto i molti nodi che lo riguardano e la risoluzione dei problemi di base che lo riguardano impegneranno la comunità scientifica per il prossimo decennio.
“La definizione di un prototipo di centrale elettrica è ancora molto lontana. Meglio sarebbe - suggeriscono gli scienziati firmatari dell’appello - che l’Europa investisse le risorse finanziarie di ITER nel completamento della ricerca sulle centrali nucleari di quarta generazione”.