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IL GIORNALIERO - Gli Usa riscoprono il carbone: volano i consumi nel 2010 Stampa E-mail

13 agosto 2010 - L’America sta ancora litigando con i fondamentali della propria economia, alternando - giorno dopo giorno - segnali di ripresa con dati che poco hanno a che fare con una fase di sviluppo consolidato e che riportano alla mente gli scenari di crisi dello scorso anno. Nel frattempo, però, i consumi di energia elettrica continuano a crescere. E lo fanno affidandosi - orrore! - soprattutto al carbone. Lo evidenzia l’EIA nel suo rapporto mensile, che rivede al rialzo le stime diramate nei mesi scorsi.
“Nella prima metà del 2010 - precisa L’Energy Informationa Administration - i consumi di carbone del settore elettrico sono cresciuti del 4,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, e per i prossimi mesi ci si attende una dinamica di crescita ulteriore che alla fine del 2010 potrebbe raggiungere il 5,3 per cento. Nello stesso periodo i consumi totali di energia elettrica dovrebbero crescere del 4 per cento”. Anche se in maniera marginale, il carbone guadagna, dunque, quote mercato.
“Solo nel 2011 - aggiunge l’EIA - il trend dovrebbe invertirsi, grazie all’entrata in funzione di nuovi impianti idroelettrici ed eolici e a seguito di una leggera diminuzione nella domanda di kWh per il ritorno a temperature estive nella norma”.
Il carbone - va ricordato - è una fonte domestica negli Stati Uniti e la produzione interna copre una parte considerevole dei consumi. Gli Stati Uniti sono anche protagonisti in termini di export (soprattutto verso la Cina).
Nel 2010 sono invece segnalate in calo (di circa 15 punti percentuali) le importazioni, che dovrebbero però ricominciare a crescere sensibilmente già nel 2011 (più 35 per cento), pur rimanendo ancora al di sotto dei valori da record raggiunti nel periodo 2005-2008.

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