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IL GIORNALIERO - 56 mila MW. A luglio la domanda di energia vola (oltreconfine) Stampa E-mail

7 agosto 2010 - Venerdì 16 luglio, Nostra Signora del Carmelo. Una data che Terna ha segnato sul suo calendario in colore rosso e carattere grassetto. E non certo per una particolare devozione alla Madona. Alle ore 12, infatti, la potenza massima richiesta in rete ha toccato il picco di 56.425 MW, un valore da record nettamente superiore rispetto a quello raggiunto esattamente un anno prima (più 8,8 per cento).
Tutto il mese di luglio, in ogni caso, era stato all’insegna di una crescita più degna di un Paese emergente come la Cina che non di una nazione (almeno così dicono gli economisti) che viaggia a lume di candela come l’Italia.
“Nel mese di luglio 2010 - aggiunge una nota di Terna - la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 31,5 TWh, ha fatto registrare una crescita del 5,4 per cento rispetto a luglio dello scorso anno. Depurata dagli effetti della temperatura superiore di mezzo grado centigrado, e di una giornata lavorativa in meno (22 rispetto a 23) rispetto a luglio 2009, la variazione della domanda diventa pari a più 5,3 per cento”.
Tra le varie fonti energetiche chiamate a soddisfare questo boom di richieste, brindano in particolare quelle termiche (più 11,1 per cento l’apporto rispetto al 2009) mentre fanno un po’ più fatica le rinnovabili: più 10,1 per cento per il fotovoltaico, più 6,3 per l’eolico, meno 14,6 per l’idroelettrico e meno 3,5 per il geotermico.
Ma, soprattutto, brindano i produttori stranieri. “Nel mese di luglio 2010 la domanda di energia elettrica - conclude Terna - è stata soddisfatta per un 85,8 per cento con produzione nazionale e per la quota restante, 14,2 per cento, dal saldo dell’energia scambiata con l’estero”. Un valore, manco a dirlo, superiore rispetto a quello del 2009.

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