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IL GIORNALIERO - Nel 2010 l’Italia riscopre una primavera d’altri tempi Stampa E-mail

6 agosto 2010 - Una rondine non fa primavera. E una primavera d’altri tempi non serve a raffreddare i timori sul riscaldamento globale del Pianeta. Eppure, il 2010 in Italia sta facendo notizia - almeno per ora - grazie alla piovosità al di sopra della media e a temperature particolarmente miti.
“La stagione primaverile 2010 - sintetizza L’Istat - è risultata particolarmente umida. Nei mesi di aprile, maggio e giugno 2010 sono stati registrati in totale 226 millimetri di pioggia, 35 in più rispetto alla media climatica e ben 199 millimetri in più di quelli registrati nello stesso periodo del 2009. Le temperature sono state in linea con quelle del periodo climatico, dato dalla media delle stagioni primaverili 1971-2000. La media è stata pari a 14,8 °C, inferiore di 1,3 gradi rispetto a quanto osservato nella primavera precedente”.
Sensibili le differenze tra le diverse aree del Paese. “Al Nord la temperatura media, pari a 12,4 gradi Celsius, è risultata uguale alla media climatica - prosegue l’Istat - mentre nel Sud del Paese, con una temperatura media di 17,2 gradi, si è superato il riferimento climatico di 0,4 gradi. Per quanto riguarda la piovosità, le precipitazioni sono state più abbondanti rispetto alle medie del periodo climatico nelle regioni del Centro (77 millimetri in più) e nel Mezzogiorno (38 millimetri in più), mentre nel Nord sono state più stabili (11 millimetri in più).

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