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IL GIORNALIERO - Entro il 2030 l’Onu promette l’accesso universale all’energia Stampa E-mail

30 luglio 2010 - Entro il 2030 sarà garantito l’accesso universale all’energia? Nel Palazzo di Vetro sembrano ancora convinti che non si tratta di una mera utopia. Per questo il recente rapporto dell’Advisor Group on Energy and Climate Change delle Nazioni Unite ha raccomandato ufficialmente alla comunità internazionale di assumere il solenne impegno di garantire entro il 2030 l’accesso universale ai servizi dell’energia e nello stesso tempo di avviare le azioni necessarie per ridurre del 40 per cento l’intensità energetica.
Per passare dei semplici auspici alla fattibilità pratica, il gruppo (AGECC) si è riunito a Città del Messico lo scorso 15 luglio per definire obiettivi e strumenti. Stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia valutano che raggiungere quel traguardo entro i prossimi due decenni potrebbe richiedere di dirottare su questi impegni circa il 10 per cento dell’attuale investimento globale nel settore energetico su scala mondiale.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon che ha istituito il Gruppo ha comunque ribadito la gravità della situazione e la necessità di intervenire. Attualmente oltre 2 miliardi di persone (1 su 3) non hanno accesso all’energia e si trovano in condizioni di seria indigenza. Metà della popolazione mondiale usa combustibili solidi quali legno, carbone vegetale, deiezioni, eccetera per la cottura degli alimenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre 1,6 milioni di donne e bambini muoiano ogni anno per l’inalazione di fumi liberi nelle abitazioni (più che per la malaria). Colmare il gap energetico è quindi un elementare dovere dell’umanità.

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