29 luglio 2010 - In occasione del suo 40° anniversario il prestigioso istituto a stelle e strisce Smithsonian ha promosso un sondaggio sul futuro possibile degli Stati Uniti nell’orizzonte 2050, scavando nelle speranze, nelle attese e (anche nei timori) degli americani. Protagonisti scontati di molte delle domande l’ambiente, l’energia, i cambiamenti climatici... Meno scontate le risposte.
La maggior parte degli interpellati pensiona definitivamente le fonti fossili: il 21 per cento del campione si è detto d’accordo con il fatto che sicuramente entro il 2050 le fonti tradizionali (carbone, oil e gas) avranno solo un ruolo residuale mentre le alternative (non si fanno inutili discriminazioni tra rinnovabili e nucleare) avranno conquistato la leadership. Un ulteriore 53 per cento assegna a questa possibilità una “elevata probabilità”.
La rivoluzione verde investirà anche il comparto dei trasporti. Il 54 per cento degli americani ai quali lo Smithsonian Institute ha porto il microfono pensa che le vecchie auto alimentate a gasoline non saranno più prodotte entro il 2050.
Prima di arrivare a questo idilliaco traguardo, ci sarà comunque una nuova pesante crisi energetica (molto probabile per il 51 per cento del campione, certa per il 21 per cento e impossibile per un misero 4 per cento), con un surriscaldamento del Pianeta (ipotesi condivisa da 2 statunitensi su tre) e gravi problemi di carenza idrica, anche all’interno degli States.
Energia a parte, dovremo convivere con alieni e dinosauri! Curiosamente il 51 degli intervistati, infatti, prevede il ritorno delle specie animali estinte grazie alla clonazione. Un punto percentuale in più rispetto a chi prevede la scoperta di altre forme di vita nello spazio.
Fra 40 anni, sempre secondo le attese a stelle e strisce, l’America avrà definitivamente perso il suo ruolo di Paese guida, si dialogherà con i computer, ma la tecnologia non sarà ancora in grado di risolvere i molti problemi ambientali che ancora affliggeranno il Pianeta.