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IL GIORNALIERO - L’eolico offshore europeo incorona la Gran Bretagna come sua regina Stampa E-mail

28 luglio 2010 - In Italia il 118 è un numero che si associa subito alle chiamate di emergenza e che evoca il suono di una sirena. Nell’Europa dell’eolico offshore entrano in gioco altri significati e altre sirene... Il 118 ha infatti a che fare con un nuovo record d’alto mare. Tante sono state le nuove turbine eoliche installate nei primi sei mesi del 2010 al largo delle coste europee e regolarmente allacciate in rete, per una potenza complessiva di 333 MW. La taglia media dei singoli aerogeneratori è stata dunque pari a 2,8 MW.
Altre 151 turbine eoliche - per complessivi 440 MW - sono già state messe in funzione e attendono quindi solo l’allacciamento in rete. Il lavoro ferve in numerosi altri cantieri con 163 nuove foundations installed (112 delle quali nelle acque della Gran Bretagna, sempre più decisa a diventare leader europeo per questa tecnologia) e alcuni lavori preliminari sono stati avviati in quattro nuovi siti (due in Germania e due in Gran Bretagna).
Secondo l’Associazione europea di settore - EWEA - che ha fornito questi dati, quando tutti i progetti attualmente in diverso stadio di avanzamento fossero completati l’Europa potrebbe contare su poco meno di 4.000 MW di eolico offshore, 2.437 dei quali parleranno inglese e 998 tedesco. Altri 330 faranno parte della capacità di generazione del Belgio (oggi una delle nazioni meno rinnovabili d’Europa) e 207 della Danimarca.

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