Questo PAN è un po’ indigesto |
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di Giuseppe Gatti
Il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN), messo a punto dal ministero per lo Sviluppo economico in adempimento della Direttiva 2009/28/CE, rappresenta sotto diversi aspetti un apprezzabile salto qualitativo nel difficile e controverso approccio al tema cruciale di energia versus ambiente. Intanto, sotto il profilo metodologico, se non siamo ancora ad un white paper anglosassone - che è un documento messo a punto da una commissione qualificata e indipendente che mette in chiara evidenza i pro ed i contro di ogni scelta e ne esplicita le ripercussioni in termini di analisi costi/benefici - già aver sottoposto il PAN a consultazione è un buon passo in avanti ed è auspicabile che le osservazioni vengano raccolte e rese pubbliche, anche se, per quanto abbiamo letto sinora, le varie associazioni di categoria non sono riuscite a superare una logica di mera tutela degli interessi particolari per confrontarsi seriamente con i nodi reali dello sviluppo delle rinnovabili. La fideistica convinzione della loro bontà intrinseca fa premio sul problema del loro costo. [...]
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