COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Rinnovabili: la Francia punta decisa su mini-hydro e revamping Stampa E-mail

28 giugno 2010 - L’acqua? È più affidabile del vento e del sole! Il futuro delle rinnovabili in Francia sembra ispirarsi a questa considerazione. Da qui al 2020 proprio per la fonte hydro sono infatti attesi i più significativi piani di sviluppo.
Attualmente l’idroelettrico francese può contare su una potenza installata pari a 25 GW che si traducono in una produzione annua pari a 67 TWh (il 12 per cento della generazione transalpina e l’80 per cento della produzione da fonti rinnovabili). L’obiettivo è quello di aggiungere 3 TWh all’anno da qui al 2020, in primo luogo ricorrendo a interventi sul parco centrali già in dotazione. È stato stimato che, in alcuni casi, la sostituzione delle turbine oggi in funzione con i prodotti di ultima generazione potrebbe assicurare un aumento della producibilità del 30 per cento.
Occorrerà comunque anche realizzare nuovi impianti e qui, inevitabilmente, le posizioni delle forze in campo si dividono. I rinnovabilisti spingono per una massiccia diffusione del mini-hydro, con la costruzione di 500-1.000 nuove micro-centrali. Alcune associazioni ambientaliste (e di pescatori) fanno però notare che una direttiva quadro europea impone il ripristino delle biodiversità nei corsi d’acqua francesi entro la fine del 2015. E questo obiettivo è “difficilmente conciliabile con la posa in opera di un migliaio di nuovi sbarramenti, che si andrebbero ad aggiungere ai circa 1.500 già esistenti, proprio su tratti di fiumi che ancora oggi sono immacolati”.
La portata del possibile impatto ambientale viene però ridimensionata dal presidente della France Hydro Electricité, Anne Penalba, secondo la quale al massimo 250 impianti saranno costruiti come greenfield.

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com