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IL GIORNALIERO - In Malesia il nucleare costa (quasi) come in Italia Stampa E-mail

8 giugno 2010 - Il ministro per l’Energia, le tecnologie verdi e le risorse idriche della Malesia, Datuk Peter Chin Fah Kui, ha dichiarato che la costruzione di un impianto da 1.000 MW costerà tra 2,5 e 4 miliardi di dollari, senza però considerare le spese accessorie per l’adeguata formazione del personale e lo sviluppo delle infrastrutture a corredo della centrale. Tradotto in euro - quello dei minimi storici attuale - si tratta di una cifra variabile tra 2,1 e 3,3 miliardi di euro. Con il cambio euro/dollaro dello scorso anno la forbice sarebbe stata compresa tra 1,8 e poco meno di 3 miliardi di euro. Ma questi sono giochi del cambio...
A puro titolo di esempio si può chiamare in causa l’Italia. Come spiega nel dettaglio un articolo che sarà pubblicato sul numero estivo di Nuova Energia, la stima attuale dei costi per la realizzazione di un nuovo impianto nucleare oscilla oggi tra 2.500 e 3.500 euro. La differenza di prezzo tra Italia e Malesia è quindi tutto sommato contenuta. A conferma di una tecnologia (sicurezza compresa) ormai globalizzata, che non fa sconti a nessuno...
Lo stesso ministro ha poi aggiunto che anche utilizzando i più stringenti standard internazionali - in termini di localizzazione del sito, esclusione delle aree più densamente abitate, rispetto ambientale, valutazione dei rischi sismici e geo-morfologici, gestione delle scorie - una volta a regime l’impianto avrà comunque costi operativi sensibilmente al di sotto di quelli di olio combustibile, carbone, gas naturale.

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