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IL GIORNALIERO - Il vorrei ma non posso dell’Europa sulla riduzione delle emissioni Stampa E-mail

27 maggio 2010 - Il 20-20-20 potrebbe (ancora) diventare un 30-20-20. Si perderebbe qualcosa in simmetria ma si guadagnerebbe in salute (del Pianeta). Nelle stesse settimane in cui la voce degli eco-scettici va guadagnando spazio anche sui mass media, l’Europa sceglie di giocare in contropiede e di rilanciare: l’obiettivo di ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990, potrebbe non essere sufficiente. Meglio alzare l’asticella di dieci punti e prefiggersi il target del 30 per cento! Dieci punti in più... in meno di dieci anni. Con l’aria (economica e finanziaria) che tira non è un’impresa da poco. E, infatti, nei palazzi di Bruxelles per ora domina la cautela.
Sintomatica, al riguardo, la dichiarazione di Connie Hedegaard, commissario incaricato dell’Azione per il clima: “Innalzare dal 20 al 30 per cento il nostro obiettivo è una decisione politica che i responsabili dell’UE dovranno prendere al momento giusto e nelle condizioni opportune. È ovvio che nell’immediato la priorità politica è rappresentata dalla gestione della crisi dell’euro. Tuttavia, in vista della ripresa... I tempi non sono ancora maturi per una decisione, ma mi auguro che l’analisi della Commissione contribuirà ad ispirare il dibattito negli Stati membri sulla via da seguire”. In sintesi, vorrei ma non posso, almeno per ora.
Eppure, proprio ieri la Commissione europea ha presentato un’analisi dei costi, dei benefici e delle possibili opzioni per portare dal 20 al 30 per cento l’obiettivo, confermando - tra le righe - che l’ipotesi non è campata in aria.
“L’obiettivo del 30 per cento costerebbe 33 miliardi di euro (0,2 per cento del Pil) in più - spiega una nota della Commissione - rispetto alla stima attuale del costo per il conseguimento dell’obiettivo del 20 per cento. Attualmente non sussistono le necessarie condizioni; se tuttavia l’economia dovesse riprendersi a breve...”.
Il 2020 resta dietro l’angolo e almeno sognare non costa nulla (e non procura emissioni).

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