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Mancini: “Strategico un mix di generazione equilibrato” Stampa E-mail

di Fabio Terni

Gianfilippo Mancini, direttore Generazione ed Energy management Gruppo Enel
“Sono tre gli obiettivi che un buon parco di generazione elettrica dovrebbe garantire: sicurezza, competitività e sostenibilità ambientale delle forniture di energia. Ottenerli tutti e tre insieme, però, non è semplice.
Per farlo in Italia, occorre un insieme di azioni integrate: certamente, lo sviluppo razionale delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’innovazione tecnologica; ma contemporaneamente, occorre realizzare un piano di investimenti che consenta di diversificare meglio le fonti e di abbattere i costi di generazione. E per questo occorre investire nel carbone pulito e nel nucleare”.
Anche Gianfilippo Mancini - direttore Generazione ed Energy Management che all’interno del Gruppo Enel si occupa di gestire e sviluppare il
segmento finale dell’energia elettrica e del gas in Italia - ritiene chiaramente strategico un mix di generazione equilibrato, come presupposto fondamentale di crescita per un Sistema Paese moderno ed efficiente
.


Il sistema energetico italiano è caratterizzato da un diverso contesto rispetto a quello degli altri Stati dell’Unione europea: quali sono i possibili impatti di questa condizione sul nostro mix energetico e sul prezzo finale dell’energia?
Effettivamente, il mix di generazione italiano è sbilanciato - rispetto a quello degli altri Paesi europei - verso le fonti più costose (gas e olio combustibile) ed è quindi maggiormente esposto a rischi di sicurezza e volatilità dei prezzi. Attualmente più del 50 per cento del mix di generazione in Italia è costituito da gas, mentre in Francia, ad esempio, l’80 per cento è rappresentato da nucleare e carbone e in Germania le stesse tecnologie raggiungono quasi il 70 per cento. Tutto questo ha ovviamente degli impatti.
Il nostro Paese, infatti, presenta un’elevata dipendenza dall’estero per quanto riguarda gli approvvigionamenti di combustibile, con possibili rischi per la nostra stessa sicurezza energetica. Il mix di combustibili attualmente utilizzato determina elevati oneri sul costo di produzione, che implicano un più alto prezzo dell’energia in Italia rispetto agli altri partner europei. [...]

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