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IL GIORNALIERO - L’eolico (senza rete) in Texas galoppa con un ritmo da rodeo Stampa E-mail

20 maggio 2010 - Se il serial televisivo Dallas fosse stato girato in anni più recenti, probabilmente il cattivo J.R. non avrebbe costruito la sua fortuna sul petrolio, bensì sull’eolico. E forse, al posto di un cappello da cow-boy in vecchio stile western, avrebbe indossato un più funzionale berretto sportivo, come quello che usano anche i golfisti per ripararsi dalle folate di vento. Il Texas, infatti, è stato ufficialmente eletto come la terra promessa degli aerogeneratori, almeno negli States. La corsa al greggio...? Cosa vecchia e di altri tempi.
Un rapporto fresco di pubblicazione emesso dall’Electric Reliability Council of Texas ha infatti sancito il superamento dei 10 mila MW di eolico regolarmente in funzione. Per l’esattezza, 10.367 MW a fine 2009, valore che certamente è stato superato nei primi mesi del 2010. Lo stesso studio rileva che la produzione, nel corso del 2009 si è attesta a quota 21,6 TWh. A voler essere pignoli, questa sarebbe la generazione totale da fonti rinnovabili. Ma lo stesso Electric Reliability Council si affretta a precisare che nel paniere delle energie verdi texane il vento incide per oltre il 99 per cento. I tassi di crescita sono impressionanti: 7,1 TWh generati nel 2006, 10,1 l’anno successivo, 17,2 nel 2008 prima del nuovo record a ridosso di quota 22 TWh. Una corsa da rodeo che ha già permesso di superare gli ambiziosi target che il Texas si era prefisso per il 2025.
Un pizzico di merito per questo straordinario traguardo, con buona pace dei più sfegatati supporter di Obama, va certamente riconosciuto al petroliere George W. Bush che nel 1999 ha messo in moto il processo di promozione delle rinnovabili, culminato nel record dello scorso anno.
E adesso? Siamo solo all’inizio, giurano gli esperti del settore, che mostrano stime di ulteriore crescita, con la possibilità di installare altri 50.000 MW. Unico ostacolo? La rete. Il principale problema del Texas oggi è l’insufficiente capacità di trasmissione. Un primo stanziamento di 5 miliardi di euro è già stato annunciato e dovrebbe servire a superare alcuni colli di bottiglia. Molto di più coraggioso, però, andrà fatto se si vogliono davvero raggiungere i 70 mila MW di potenza eolica installata.

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