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IL GIORNALIERO - L’energia che crea lavoro: negli Usa il blu è il colore vincente Stampa E-mail

5 maggio 2010 - È il gas naturale il combustibile preferito dal mondo del lavoro a stelle e strisce! A dirlo è l’America’s Natural Gas Alliance. Certo, giocando in casa tira probabilmente acqua al suo mulino (come del resto fa qualsiasi altra lobby energetica o ambientale quando parla del proprio). Eppure le cifre sembrano essere schiaccianti.
Alla fine del 2008 i blue job, ovvero i lavori direttamente o indirettamente riconducibili al settore del gas naturale, avrebbero superato i 2,8 milioni di unità. La cifra si compone di 622 mila occupati diretti, 723 mila indiretti e di poco meno di un milione e mezzo di indotti. Naturalmente rilevazioni di questo tipo hanno spesso maglie molto larghe.
Alcune settimane or sono Coldiretti, nello stimare l’indotto del settore enologico italiano, aveva conteggiato anche i produttori di etilometri... Perché allora, trascurare le industrie farmaceutiche che confezionano pastiglie contro il mal di testa da sbronza o i carrozzieri che riparano auto incidentate?
Quindi, tornando in America, è presumibile che anche alcune delle assunzioni conteggiate come indotto, con il gas naturale non avessero un rapporto esclusivo e privilegiato. Ma i numeri restano pur sempre di tutto rispetto. Così come il trend di crescita, visto che alla fine del 2006 gli addetti al settore gas erano “solo” 2,4 milioni (di cui 517 mila diretti). Tra l’altro, c’è chi tali valori addirittura sottostimati. È la Natural Gas Supply Association, secondo la quale circa 4 milioni di americani avrebbero a che fare con la natural gas industry.
E gli altri? Secondo i conteggi fatti dall’America’s Natural Gas Alliance, alla fine del 2008 l’industria del carbone interessava 123 mila addetti ma “influenzava positivamente” qualcosa come 556 mila posti di lavoro. Il nucleare, dal canto suo, poteva mettere sul tavolo 100 mila addetti. E le rinnovabili: 127.246 job, prima dell’avvento di Obama, naturalmente! Dando a queste cifre un credito assoluto verrebbe da dire che, almeno in termini di posti di lavoro, la strada che manca al green per sorpassare il blue è ancora parecchia.

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