27 aprile 2010 - Non manca molto all’appuntamento con l’Esposizione universale del 2015, ma Milano, la Lombardia e il Governo stanno facendo le “cose” bene e rispetteranno le scadenze. Questo è il succo della manifestazione che si è svolta ieri al Teatro Strehler di Milano in occasione della presentazione del Masterplan 2010 del sito che ospiterà l’Expo, a pochi chilometri dal capoluogo. Il progetto traduce concretamente il tema stesso del futuro evento, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, caratterizzato da una massiccia impostazione ecosostenibile.
Gli edifici potranno essere smontati, riutilizzati o riciclati, con ampio utilizzo di energie rinnovabili autoprodotta all’interno del sito disegnato da un tris di architetti di fama internazionale: Stefano Boeri, Ricky Burdett e Jacques Herzog.
Il tutto con un parco di 800 ettari che segna già un record a livello europeo, in un’ottica che rifugge dal monumentalismo e che vuol lasciare in eredità alla città una serie di strutture fruibili dalla cittadinanza.
A partire dallo spazio polifunzionale Lake Arena all’anfiteatro che può ospitare 8 mila persone, oltre al Performace Center con una sala auditorium, un teatro d’avanguardia, una sala multimediale.
Il sito si configura come il contenitore coerente con il messaggio tematico dell’Expo ma rappresenta anche il banco di prova per il rilancio dell’eccellenza del made in Italy, senza trascurare le ricadute economiche (sono previsti oltre 20 milioni di visitatori).
Nella mattinata di ieri, si percepiva la viva soddisfazione dei big intervenuti: Letizia Moratti (sindaco di Milano e commissario straordinario di Governo per l’Expo), Michela Vittoria Brambilla (ministro del Turismo), Paolo Romani (viceministro allo Sviluppo economico), Lucio Stanca (amministratore delegato di Expo 2015 SpA), Roberto Formigoni (presidente della Regione Lombardia), Guido Podestà (presidente della provincia di Milano), Carlo Sangalli, (presidente della Camera di Commercio di Milano).
Mancano ancora cinque anni, ma quanto è stato fatto lascia ben sperare. Anzi, per tutti la certezza di vincere la sfida va al di là dell’ottimismo di maniera. Nell’attesa di traguardare, una considerazione a metà strada tra la cronaca e la statistica. Ovvero, pur comprendendo le esigenze di sintesi degli intervenuti, avremmo gradito qualche cenno più consistente alla tematica dell’energia (vedi titolo dell’Expo). Niente di grave, fatto il contenitore arriveranno senz’altro i contenuti.