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IL GIORNALIERO - Amici della Terra: “Ci sono anche le rinnovabili termiche” Stampa E-mail

20 aprile 2010 - Rinnovabili, rinnovabili e ancora rinnovabili. Se ne parla (molto) e spesso delle solite (fotovoltaico ed eolico). È toccato agli Amici della Terra riscaldare il dibattito sulle rinnovabili termiche, relegate al ruolo di Cenerentole, quando meriterebbero maggior attenzione soprattutto nell’ottica del conseguimento degli obiettivi europei fissati al 2020.
In un recente convegno - Non solo elettricità - svoltosi a Roma, Rosa Filippini (presidente degli Amici della Terra) ha sottolineato che “attualmente il settore termico contribuisce solamente per 2,2 Mtep, ovvero il 29 per cento delle rinnovabili, a fronte di un potenziale del 60 per cento al 2020 (pari a 16 Mtep in termini assoluti, più di sette volte tanto il valore attuale)”.
“Eppure - ha proseguito Rosa Filippini - questo potenziale non è conosciuto dall’opinione pubblica, è snobbato dal mondo politico, è sottovalutato dal dibattito sulle strategie energetiche, accede ad incentivi in modo incongruo e disordinato. L’elaborazione del Piano nazionale può rappresentare l’occasione per delineare una strategia energetica di qualità, che apra la strada all’uso razionale e sostenibile dell’energia, tenga conto del potenziale effettivo delle diverse fonti, dell’impatto sul territorio e dello sviluppo di filiere industriali avanzate, limitando il rischio di speculazioni a spese degli utenti”.
“Ad oggi rischiamo un effetto boomerang - ha aggiunto Filippini - con gli incentivi al fotovoltaico sull’import delle componenti che finiscono ai cinesi e quelli sull’eolico che vanno a sostenere l’industria tedesca”.
A questi enunciati di carattere generale ha dato concretezza e sostegno con analisi ed elaborazioni previsionali Andrea Molocchi, responsabile Studi degli Amici della Terra: “Il potenziale economicamente accessibile al 2020 di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento è di almeno 16 Mtep, di cui almeno 9 Mtep ottenibili dallo sfruttamento intensivo di bioenergie domestiche, almeno 6 Mtep dalle pompe di calore che sfruttano l'energia a bassa temperatura presente nell'aria, nelle acque e nei suoli, e almeno 1 Mtep dagli impianti termici a energia solare.

Altre notizie sui risultati del Convegno saranno pubblicate sul Giornaliero di domani

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