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IL GIORNALIERO - La rivincita del geotermico negli Usa: 188 i progetti in corso di sviluppo Stampa E-mail

17 aprile 2010 - Crescono ulteriormente le prospettive del geotermico a stelle e strisce. Di questa fonte rinnovabile, per ora messa nell’ombra dai ben più titolati eolico e fotovoltaico, si era già occupato il Giornaliero nei mesi scorsi (Usa: tra gli ingredienti della torta energetica non manca il geotermico).
Ora, però, la Geothermal Energy Association (GEA) sembra gioca al rilancio rivendicando un ruolo strategico di maggior rilievo. Secondo le ultime stime, sarebbero attualmente 188 i progetti in corso d’opera (il 26 per cento in più rispetto allo scorso anno) disseminati in 15 Stati dell’Unione, per una potenza complessiva che - una volta a regime - raggiungerà i 7,9 GW.
“Si tratta di una capacità produttiva - commentano gli esperti della Gea - sufficiente per coprire il fabbisogno di 7,6 milioni di americani o per soddisfare il 20 per cento della domanda totale di energia elettrica della California”.
Naturalmente si tratta di un calcolo squisitamente teorico visto che gli impianti, come detto, sono disseminati in vari Stati. Il Nevada, innanzitutto, con 3 GW attualmente in sviluppo. E, poi, lo Utah, che in un solo anno ha quadruplicato il numero di progetti attivati, il New Messico, l’Idaho, l’Oregon...
Nella top list manca appunto la California, che tuttavia viene chiamata ancora in causa dalla Gea come pietra di paragone. “Il geotermico rappresenta una risposta concreta nella lotta ai cambiamenti climatici. La California, ad esempio, potrebbe raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni che si è posta per il 2020 soltanto investendo nell’efficienza energetica e nella sostituzione dei suoi impianti a carbone con energia da fonte geotermica”. Ora tocca, dunque, a Schwarzenegger farsi avanti, per portare nel club degli stati geotermici americani anche la California.

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