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IL GIORNALIERO - La nuova ricetta inglese mette nello stesso piatto nucleare e rinnovabili Stampa E-mail

27 marzo 2010 - Difficilmente gli inglesi meritano gli onori della cronaca per una ricetta... Ma se al posto di una cucina entra in gioco il Parlamento e la ricetta in questione è di tipo energetico, può davvero valere la pena di approfondire la questione. Nei giorni scorsi il cancelliere Alistair Darling ha infatti ribadito come per il governo di Sua Maestà “i settori energetici del nucleare e dell’eolico siano i punti chiave per trainare la ripresa economica del Regno Unito”.
Come mettere il parmigiano sulla pasta con le vongole, dirà qualcuno! “Niente affatto - la risposta del governo britannico - è semplicemente la strada più efficace per promuovere l'occupazione e contribuire contemporaneamente allo sviluppo dello sfruttamento delle fonti energetiche non di importazione”.
Dalle parole ai fatti, sul piatto sono arrivati anche 1,1 miliardi di euro, stanziati a favore di una banca ad hoc, destinata allo sviluppo del settore. Interessante la sintesi fatta dall’ICE di questa notizia: “La banca verde assumerà la funzione di investitore chiave per importanti progetti infrastrutturali, come ad esempio impianti per energia nucleare e centrali eoliche, con lo scopo di affidare alla produzione energetica proveniente da fonti alternative il 50 per cento del fabbisogno nazionale”.
Ebbene sì, al di là della Manica nucleare e rinnovabili vengono evidentemente posti sullo stesso piano e trattati con la stessa dignità. E a questo punto viene il dubbio che una volta tanto, senza storcere troppo la bocca, anche gli chef della politica energetica italiana potrebbero avere l’umiltà di confrontarsi con i colleghi britannici...

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