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IL GIORNALIERO - Mobilità elettrica: Milano si mette in pole position Stampa E-mail

18 marzo 2010 - Milano diventa elettrica anche… su quattro ruote. Prenderà il via a giugno E-Moving, il progetto pilota di mobilità elettrica del Comune di Milano, realizzato in partnership con la multiutility a2a e il Comune di Brescia.
Ieri, nel corso della presentazione dell’iniziativa, il sindaco Letizia Moratti ha sottolineato che con questo progetto “segniamo una tappa importante nel percorso di lotta allo smog”.
In dettaglio, entro la fine del 2010, saranno attivati 200 punti di ricarica nel capoluogo lombardo e 70 a Brescia, favorendo pertanto il collegamento tra le due città. L’assessore all’Ambiente Paolo Massari, che si è dichiarato fervente sostenitore (“un talebano”) dell’E-Moving ha posto l’accento sull’accoppiata meno smog meno rumore, manifestando il sogno di riuscire a dotare entro dieci anni ogni famiglia milanese di una seconda auto elettrica per i percorsi brevi in città o tra le province lombarde.
“a2a - ha aggiunto Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione a2a - ha pianificato notevoli investimenti per l’aria pulita nelle città, come il teleriscaldamento, e questo progetto di mobilità rappresenta un ulteriore passo in un’ottica di sviluppo sostenibile e di contenimento delle emissioni inquinanti che ci vede promotori attivi di efficienza energetica”.
Il progetto milanese si mette in marcia al volante di una flotta di veicoli Renault, composta da circa 40 modelli Kangoo (destinato a operatori professionali) e da 20 Fluence (una berlina a cinque posti) entrambi alimentati da un motore da 70 kW. Nel suo intervento, il presidente di Renault Italia Jacques Bousquet ha affermato che “l’accordo siglato con a2a rappresenta un primo e importante passo verso la commercializzazione dei nostri veicoli elettrici a partire dal 2011 e verso la diffusione della mobilità a emissioni zero in Italia”. Insomma, Milano e la Lombardia si mettono in pole position per vincere una gara impegnativa. Il traguardo è ancora lontano, ma le premesse per tagliarlo ci sono.

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