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IL GIORNALIERO - UE: la conquista dei mari da parte dell’eolico offshore è solo all’inizio Stampa E-mail

17 marzo 2010 - Sicuramente già a partire da domani i record di oggi sembreranno mediocri prestazioni... Ma per il momento nel libro dei primati fa ugualmente notizia e scalpore il risultato messo a segno lo scorso anno dall’industria europea dell’eolico offshore: 577 MW installati con una crescita del 54 per cento rispetto all’anno prima. Otto le fattorie eoliche interessate, al largo delle coste del Vecchio Continente, per complessive 199 pale. Il che porta ad una potenza media per singola installazione vicina ai 3 MW.
Scorrendo queste cifre - fornite dalla Danish Wind Industry Association - si scopre che proprio la Danimarca ha tirato la volata al resto del gruppo con 230 MW installati nel 2009.
E questo dovrebbe essere solo l’inizio. Per l’anno in corso si stima una ulteriore crescita del 75 per cento con 1.000 MW di nuove costruzioni offshore. A quel punto il mercato delle installazioni in mare aperto dovrebbe già garantire (almeno) il 10 per cento del fatturato delle imprese di settore.
Le previsioni sul lungo periodo si rincorrono e propongono, mese dopo mese, stime sempre più ardite contraddistinte dal passaggio - come unità di misura - dalle centinaia di MW alle decine di GW.
Merita una citazione, al riguardo, la notizia pubblicata dal giornale tedesco Süddeutsche Zeitung secondo la quale nove stati europei starebbero per definire un nuovo piano per lo sviluppo di un maxi progetto di sfruttamento delle energie rinnovabili nel Mare del Nord per complessivi 30 miliardi di euro. Rapportati a queste cifre, fanno quasi tenerezza i record messi a segno nel lontano 2009.

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