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IL GIORNALIERO - Un Atlante per orientare le scuole nel complesso mondo dell’energia Stampa E-mail

15 marzo 2010 - Al di là dei luoghi comuni, non è affatto detto che una multinazionale sia attratta solo dai temi dell’economia e della finanza. Anche la geografia può diventare materia di interesse e occasione per promuovere una più diffusa cultura. Specie in un campo -  quello dell’energia - dove il livello di conoscenza sembra non essere mai sufficiente!
È il caso dell’iniziativa promossa da Esso Italiana e dall’Istituto Geografico De Agostini, che ha portato alla realizzazione dell’Atlante dell’Energia. Il volume è stato presentato ufficialmente a Roma la scorsa settimana, ma da qualche mese circola sui banchi di 1.700 scuole secondarie italiane di primo grado e frequenta gli zainetti di 40 mila studenti.
Lo scopo dell’iniziativa è - a parole - molto semplice: consentire ai giovani di conoscere il mondo dell’energia attraverso uno strumento didattico di facile lettura e consultazione. Nel contempo, offrire una guida didattica, rivolta agli insegnanti, con suggerimenti per preparare le lezioni, le ricerche e gli approfondimenti.
Nei fatti non si tratta, tuttavia, di un obiettivo facile da raggiungere, vista la complessità del tema, non di rado contaminato da considerazioni più di tipo ideologico e politico o da interessi di cortile (il backyard della omonima sindrome, per intendersi).
Tentazioni che questa opera ha saputo abilmente evitare, preferendo un approccio scientificamente rigoroso alle principali tematiche connesse al mondo dell’energia e alle questioni strettamente connesse di carattere economico, sociale e ambientale. La stessa presenza di Esso è, a dir poco, discreta: all’interno del volume ogni riferimento al marchio è pressoché introvabile.
“Le previsioni per il futuro - ha ricordato Gian Battista Merlo, presidente del gruppo ExxonMobil in Italia - indicano che il fabbisogno di energia crescerà in modo significativo nei prossimi anni. Per soddisfare questa domanda in modo sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale saranno necessarie politiche oculate e lungimiranti e il contributo di tutte le fonti di energia”. Verrebbe da aggiungere: e il contributo costruttivo di tutte le generazioni.

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