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IL GIORNALIERO - Dal patio alla cantina negli Usa è tempo di sindrome Numby Stampa E-mail

1 marzo 2010 - Tutto il mondo è paese, il Messico potrebbe diventare l’Albania dell’America del Nord e la madre delle sigle ambientali è sempre incinta (non di rado, di qualche scarrafone). A legare queste affermazioni apparentemente sconnesse e venate di una certa follia è un termine ormai diventato di abuso comune: la sindrome Nimby!
Ma andiamo con ordine. Pare che la verde California sia sempre più allergica alla realizzazione di nuovi impianti energetici. Anche quando ai cittadini si propone l’impalpabile eolico o il radioso fotovoltaico. L’ultimo progetto a finire sotto la censura dell’ambientalismo più acceso riguarda la realizzazione di un campo solare nel Mojave, nel Sud della California, un’area che definire particolarmente sabbiosa è un eufemismo.
Lo scorso anno lo stesso governatore della California, Arnold Schwarzenegger, era sbottato dal palco dell’Università di Yale, dichiarando: “Ma se ora non riusciamo più nemmeno a costruire un impianto fotovoltaico nel cuore del deserto, dove diavolo lo possiamo posizionare?”. La risposta è arrivata con qualche mese di ritardo: in Messico, che diamine!
La soluzione, diciamolo pure, è un po’ all’italiana. Non è un segreto che alcuni operatori nostrani stiano pensando di costruire in Albania o in Montenegro ciò che non si riesce a fare in casa...
Eppure la via messicana sembra piacere - obtorto collo? - a molte aziende americane del settore che stanno già elaborando concreti progetti di fattibilità. E, a maggior ragione, dovrebbe trovare il consenso dei messicani, che intravvedono in questa scappatoia la possibilità di diventare preziosi e indispensabili fornitori di energia per quella California che, dopo essersi imposta ambiziosi traguardi in termini di kWh verdi da immettere in rete, ora non trova di meglio che farli produrre... in conto terzi. Alla faccia della tanto decantata politica di sicurezza energetica nazionale.
Ma c’è di più. Ormai la stessa sindrome Nimby, non solo in California, sta passando in secondo piano, soppiantata da una nuova versione mutagena: la Numby, dove la “u” sta per under. La nuova preoccupazione degli americani non è più quella di avere un intruso nel giardino di casa, bensì sotto. Le prossime frontiere dell’energia - dalla CCS allo sfruttamento del CBM o allo stesso rilancio del geotermico - guardano infatti sottoterra. E, inevitabilmente, l’interesse per il particolare si sposta dal patio alla cantina...

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