24 febbraio 2010 - Nel Paese dell’atomo, sono tutti pazzi (almeno a parole) per le fonti rinnovabili! Secondo l’ultimo barometro pubblicato dall’Ademe (Agence de l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie) il 97 per cento dei francesi è schierato a favore delle rinnovabili e si pronuncia positivamente in merito a nuove politiche di promozione di queste fonti.
Soddisfatti, gli autori della ricerca affermano che i francesi hanno risposto a ragion veduta al questionario, essendo informati sul tema: ben l’85 per cento degli interpellati ha citato spontaneamente almeno una fonte rinnovabile, rispetto al 68 per cento del 2005.
Tutto limpido e regolare? Non proprio. È vero che chi si contenta gode, ma a leggere tra le pieghe dei risultati del sondaggio emergono elementi che inducono a pensare che i giudizi di buona informazione siano stati dati con manica particolarmente larga. Il 68 per cento dei francesi ha infatti identificato nell’energia fotovoltaica una fonte rinnovabile rispetto al 57 per cento dell’eolico. In compenso solo il 31 per cento ha menzionato il geotermico e il 22 per cento ha fatto cenno all’idroelettrico. Curiosa circostanza, visto che il carbone bianco, assieme al nucleare, è la soluzione più gettonata nel mix energetico d’Oltralpe. Se questa è buona conoscenza…
Quanto alle biomasse, solo il 18 per cento le ha “etichettate” con un marchio verde. Evidentemente anche al di là del confine esistono figli e figliastri quando si affronta il tema delle rinnovabili.
Per il resto, l’intenzione di acquistare un impianto fai da te alimentato a energie rinnovabili è diffusa e condivisa. Praticamente tutti lo avrebbero già acquistato… non fosse per i costi troppo elevati e per le permanenti difficoltà tecniche.
C’è uno straordinario parallelismo tra questi risultati e quelli che Nuova Energia aveva raccolto in tre sondaggi di simile tenore effettuati in Italia nel 2004, 2005 e 2006. Soprattutto per quanto riguarda la distanza tra il dire, il sapere e il fare...