22 febbraio 2010 - L’Africa dell’energia - a ben cercare - può offrire interessanti opportunità di business. E non solo attraverso i Paesi che si affacciano al Mediterraneo. Questi, fino ad oggi, hanno attratto maggiormente le nostre attenzioni, più che altro per ragioni di vicinanza geografica. Ma anche gli altri - in tutto sono più di 50 le nazioni del Continente Nero - meriterebbero di essere valutati con maggiore attenzione.
Parola di Gianpaolo Bruno, Direttore dell’Ufficio di Johannesburg dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE).
“Spingendo verso Sud l’attenzione - dichiara Bruno - non mancano le opportunità. In quest’area del continente i settori che appaiono offrire maggiori spazi di affari sono quelli della filiera agro-alimentare, mineraria, delle infrastrutture - in particolare di quelle energetiche, con grande enfasi sulle rinnovabili - dell’industria leggera e del turismo. Per quanto concerne i beni di consumo, le opportunità sono ancora di nicchia, ma risultano in progressiva crescita, grazie al miglioramento del benessere e della qualità della vita associati al relativo progresso economico”.

“Nello specifico del settore energia - prosegue Bruno - recentemente si sono diffuse numerose iniziative nel campo delle rinnovabili, prevalentemente concentrate nella produzione di biocarburanti. Penso, ad esempio, alla produzione di biodiesel dalla pianta Jatropha Curcas, un arbusto facile da coltivare in molti Paesi africani”.
“Nell'immediato futuro - conclude Bruno - oltre ai biofuel esistono opportunità ancora largamente inesplorate per il geotermico, l'eolico, il solare. Anche se forse, nel medio periodo, continuerà ad essere più economico lo sfruttamento di risorse convenzionali da fonti non rinnovabili. In tutti questi segmenti del settore energetico il nostro Paese può vantare numerose eccellenze”.

A questo tema Nuova Energia dedica un articolo di approfondimento
sul numero 1-2010 in distribuzione da questa settimana