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IL GIORNALIERO - 2019, l’anno del sorpasso: così gli emergenti supereranno i grandi Stampa E-mail

27 gennaio 2010 - G7 colpito affondato da E7… Non si tratta di una battaglia navale tra ragazzini, ma di qualcosa di molto più serio: la sintesi dei nuovi scenari geopolitici previsti per il 2020. In meno di 10 anni, infatti, le sette economie oggi definite emergenti - Cina, Russia, India, Brasile, Messico, Indonesia e Turchia - contraddistinte dagli analisti finanziari con la lettera E, sorpasseranno gli ex sette Grandi del Pianeta (Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Inghilterra, Italia e Canada).
L’anno del pareggio dovrebbe essere il 2019. Già nel 2030, poi i sette ormai a tutti gli effetti emersi avranno un prodotto interno lordo complessivo superiore del 30 per cento rispetto alle nazioni che avevano dominato la scenda della seconda metà del ventesimo secolo.
Gli esperti della PricewaterhouseCooper ne sono convinti e si spingono oltre con le previsioni, delineando uno scenario poco confortante per la nostra Europa. Entro il 2030, infatti, la Russia diventerà la prima economia del Vecchio Continente. Altro che nazione capace solo di esportare gas e petrolio! Anche se, ovviamente, la presenza in casa di immense risorse energetiche rappresenta qualcosa in più di un semplice aiutino alla crescita.
Occhio anche alla Turchia, che nel breve e medio periodo potrebbe rappresentare un cliente tutt’altro che secondario in termini economici. Da qui il cruccio europeo, se sia meglio averlo come semplice confinante o come parte integrante del mosaico comunitario…
Secondo gli esperti la nuova classifica delle sette economie top all’orizzonte 2030 sarà la seguente: Cina, Stati Uniti, Brasile, Russia, Germania, Messico, Francia e Gran Bretagna. Con i prevedibili stravolgimenti che ciò comporterà anche nello specifico della geopolitica energetica.

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