8 gennaio 2010 - Almeno in Europa il numero 20 è ormai divenuto sinonimo di uso razionale dell’energia. Nella formula 20-20-20 è infatti notoriamente racchiuso il pacchetto di politiche messe in campo dall’Unione europea per ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza, diffondere l’uso delle rinnovabili entro i prossimi dieci anni.
Sul fronte dell’imprenditoria privata, è stata però un’impresa americana a giocare la carta del 20, in un settore strategico - in termini di consumi e di emissioni - come quello dell’aviazione civile. Nelle scorse settimane la Boeing ha infatti annunciato di aver portato a termine, con esito positivo, il volo inaugurale del suo Dreamliner 787, un modello in grado di utilizzare il 20 per cento in meno di combustibile, per singolo passeggero trasportato, rispetto ai concorrenti della stessa taglia.
Il nuovo fuel-efficient airplane è riuscito ad ottenere questi risultati grazie ad una combinazione di soluzioni tecnologiche: motori ad alta efficienza, interventi aerodinamici, utilizzo di materiali compositi (anche per la fusoliera e le ali). Il decollo del progetto non è stato facile. Il volo dello scorso dicembre è infatti partito con un paio di anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia originale, proprio per le difficoltà poste dall’uso dei nuovi materiali. Ora, però, il programma procede spedito e già un secondo aereo risparmioso ha iniziato a volare. Altri quattro velivoli entreranno a breve in esercizio per completare i test con l’obiettivo di iniziare i primi voli commerciali a fine 2010.
La compagnia americana ha dichiarato di avere in portafoglio già 840 ordini per il 787 Dreamliner e proprio per questa ragione ha annunciato di aver approntato una seconda linea di assemblaggio a North Charleston, nella Carolina del Sud.