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IL GIORNALIERO - Negli States è stato il gas naturale la vera sorpresa del 2009 Stampa E-mail

30 dicembre 2009 - L’anno 2009 (dell’energia) secondo il Mit non è stato solo all’insegna delle rinnovabili. Ha visto, anzi, tornare sulla scena nel ruolo di protagonista anche le fonti tradizionali. La valutazione riguarda, nel dettaglio, gli Stati Uniti, ma fornisce evidenti spunti anche per il resto del Pianeta.
Con un pizzico di malizia l’analisi del prestigioso Istituto del Massachussets parte proprio dalle rinnovabili segnalando che, complice la crisi economica, nel 2009 le notizie più importanti sul tema sono giunte... da Washington DC.
Il riferimento è al massiccio piano di stimulus funding e, dunque, alle risorse destinata alla ricerca nel campo delle batterie e delle tecnologie di frontiera per lo sfruttamento delle renewables. Gli effetti di questi programmi si faranno certamente sentire anche nel corso del 2010.
Eppure l’aggettivo dramatic (che si potrebbe tradurre con il termine straordinario) è assegnato allo sviluppo potenziale di un altro settore: quello del gas naturale, sia all’interno degli Stati Uniti che altrove. Il Mit ha rilevato una nuova corsa all’oro (azzurro) intesa come scoperta di grandi giacimenti finora insondati o insondabili, grazie anche all’affermarsi di nuove tecnologie che stanno rendendo economico lo sfruttamento di aree presenti, tra l’altro, in Texas, New York, Pennsylvania, Ohio. Secondo un precedente studio, pubblicato a giugno, il recente progresso nelle tecnologie di perforazione avrebbe addirittura aumentato del 39 per cento le possibilità di sfruttamento di questi giacimenti.
Le aspettative sono tali che si parla apertamente del gas naturale americano come di una alternativa al petrolio nella mobilità, soprattutto pubblica (autobus e taxi), a patto che la componente politica sia disposta a percorrere questa strada. Se non si tratta di una svolta epocale, poco ci manca.

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