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IL GIORNALIERO - Calano le emissioni negli Usa… tutto merito dei fratelli Lehman! Stampa E-mail

14 dicembre 2009 - Come spesso succede, la notizia ha un lato buono… e uno cattivo. Secondo le ultime proiezioni del Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti le emissioni complessive di anidride carbonica nel corso del 2008 avrebbero subito un certo rallentamento: meno 2,2 per cento per un totale di 7,05 miliardi di tonnellate. Il calo è stato riscontrato soprattutto nel settore energetico (meno 2,9 per cento di emissioni) a causa - principalmente - dei costi da record toccati dal barile di petrolio. A seguire - commentano gli esperti del DOE - gli effetti della crisi economica, con il connesso declino delle attività industriali. Il trend dovrebbe proseguire e rafforzarsi nel corso del 2009, con un calo complessivo stimato pari al 6,1 per cento.
E la cattiva notizia? Il fatto che il calo sia - per ora - puramente di natura contingente e non strutturale. Dovuto, appunto, a shock della finanza più che a interventi mirati in termini di efficienza energetica e politiche di promozione della low carbon economy.
Tanto è vero che la stessa Energy Information Administration ammette: un’economia in migliore salute del previsto rimetterà in moto il meccanismo e per il 2010 ci si attende una nuova crescita delle emissioni nel settore energetico attorno all’1,5 per cento. Vale la pena ricordare, al riguardo, che dal 1990 ad oggi il tasso medio di incremento annuo è stato attorno allo 0,7 per cento. Si tratterebbe quindi di un valore più che doppio.
Insomma, con un po’ di sarcasmo si potrebbe dire che, per ora, nella lotta ai cambiamenti climatici i fratelli Lehman (simbolo degli squilibri finanziari a stelle e strisce) hanno fatto più di Barack Obama e Steven Chu…

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